MALNATT IN CONCERTO A BRESSO (MILANO)

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Il 2 giugno prossimo i MALNATT saranno di nuovo sul palco.
Il concerto si terrà al Blue Rose Saloon di Bresso (MI).

Con loro on stage ospiti speciali...NON MANCATE!!!




I MALNATT SUL SET DI "ACAB"

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Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Bonini e diretto da S.Solima (lo stesso regista delle due serie di "Romanzo Criminale"), vedrà sul set anche i MALNATT.
I Nostri parteciperanno ad una scena in cui, sul palco di un concerto, eseguiranno l'omonimo pezzo dei 4Skins (band skin inglese nata nel 1979). La registrazione avverrà a Roma il 21 aprile 2011.








ACAB (4 Skins, dall'album "The Good, The Bad & The 4-Skins", 1982)
Hanging around with my mates one night
We got in a little fight
Geezer come with a knife in his fist
I got cut along with the wrist said

A.C.A.B., A.C.A.B., A.C.A.B.
All cops are bastards!

Coppers come up & say what's the matter with you?
now they see what we can do
Next thing I knew I was in a cell
all my mates are in there as well

A.C.A.B., A.C.A.B., A.C.A.B.
All cops are bastards!

I had a court date to plead my case
they had delight at the look in my face
they said we're gonna put you away
I said all I had to say

A.C.A.B., A.C.A.B., A.C.A.B.
All cops are bastards!

DICONO DI NOI...

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dal CORRIERE del TRENTINO, Venerdì 15 aprile 2011    
CONCERTO FASCISTA: ALZARE LA GUARDIA
Trento - Prima furono i Gesta Bellica, band veronese di estrema destra. Oggi sono i Malnatt, quartet­to metal di Milano che domani sera si esibirà al Gasoline Road Bar di Spini di Gardolo. Nel circuito metal nazionale sono molto noti, sia per il profilo strumentale che per i testi. «Camicia nera» e «Resistenza bian­ca» in primis. Alla vigilia del concer­to, dal web spunta la protesta firma­ta dalla Rete antifascista che stigma­tizza l'evento promosso da Emilio Giuliana: «A quanto pare il promo­tore di questo oltraggioso ed offen­sivo concerto è il solito fascista Emi­lio Giuliana» scrivono nella missi­va. «La città s'indigni» commenta il Centro sociale Bruno.
«E sarò me stesso finché ci sarò. Con il braccio teso ti saluterò! Son della resistenza bianca, il mio doma­ni so qua! è! Non posso più tornare indietro, il mio destino seguirò! E c'è tempo per la lotta, non ci son ri­morsi. E non si torna indietro, c'è chi canta ancora: Sei il primo della lista! che sei un fascista». Sono solo alcuni passi della canzone «Resi­stenza bianca» dei Malnatt Una del­le canzoni che la Rete antifascista ci­ta per manifestare via mail il proprio dissenso alla serata in programma  domani a Spini di Gardolo: «Per l'ennesima volta nella città di Tren­to si svolgerà un concerto fascista/razzista». Il gruppo antifascista non usa mezzi termini definendo i componenti della band «violenti e dichiaratamente nazisti. La band Lombarda è tristemente famosa nei circuiti fascisti, per i testi espliciti ed eloquenti che esaltano la superio­rità razziale bianca e per la violenza dei componenti del gruppo. Dopo la balzana uscita del senatore trenti­no de Eccher che pretende di abro­gare la legge Scelba, che vieta la rico­stituzione del partito fascista, occor­re alzare la guardia e non lasciare passare anche semplici concerti che di fatto propagandano l'aberrante idea fascista».
Anche Stefano Bleggi, del Centro sociale Bruno, commenta la serata in programma domani sera: «Noi ci indigniamo, ora si indigni tutta la città». Dal canto suo, Emilio Giuliana (Fiamma Tricolore) replica alla lette­ra motivando la scelta della band: «Questa è una scelta commerciale, in questo caso la posizione politica del gruppo è relativa — spiega —. Oltre ai Malnatt si esibirà anche un'altra band che propone un reper­torio rockabilly, anni Cinquanta». 0 gestore del locale, Luca Prioli, con­corda in pieno. Nessuna questione ideologica o politica, la band è stata scelta per il profilo musicale: «Per me è un concerto come un altro — spiega —, è lavoro e basta. La scelta è esclusivamente musicale ho sem­pre accolto gruppi di ogni tipo».


MALNATT IN CONCERTO

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MALNATT ITALIAN TOUR:
sabato 16 aprile: TRENTO!


GASOLINE di GARDOLO (TN) - uscita Trento Nord


ROCK per l'EUROPA
HELZAPOPPIN
MALNATT



Per maggiori info: [email protected] - [email protected]


SKINHOUSE - FESTA PER 22 DI QUESTI 150 DI UNITA'!

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ANCHE NOI ABBIAMO DECISO DI FESTEGGIARE....
NOI FESTEGGIAMO 22 DI QUESTI 150 ANNI!
SABATO 26 MARZO 2011

DALLE 19:30 - BUFFET: MEGA BUFFET PER TUTTA LA SERATA CON PIATTI TIPICI REGIONALI
COCKTAILS E SPAZIO BAR APERTO!!!!

ORE 21:00 - CONCERTO CON: DDT, HOBBIT, MALNATT (SIDE B - vecchie canzoni che non suonano mai!)


TI ASPETTIAMO!

INFO: [email protected]

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I MALNATT NELLA MOSTRA SULLA STORIA DELLA MUSICA ALTERNATIVA

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"La Storia della Musica Alternativa", una mostra su 24 pannelli (70x100 cm in cartone pressato 2mm) che ripercorre la storia della Musica Alternativa dal cabaret ai giorni nostri, intervallata da pannelli con immagini e testi di canzoni, per sottolineare stati d'animo, passioni, ideali, ricordi...
Questo lavoro nasce da un'idea dell'Associazione Culturale "LA FENICE" (www.terradidante.info) di Firenze ed è stato sviluppato grazie alla collaborazione dell'Associazione Culturale "LORIEN" (www.lorien.it), dello staff di "CANTIRIBELLI" (www.cantiribelli.com) e di "ARCHIVIO NON CONFORME" (archiviononconforme.blogspot.com).
Presenti sui pannelli anche i MALNATT.


ROCK ‘N ROLL NERO
I Malnatt in concerto al Rock 'n Roll (Milano, 29 gennaio 2011)

L’atmosfera è quella delle grandi occasioni… Dopo una gara di voti on line terminata al fotofinish, i Malnatt, con più di 900 preferenze, hanno vinto il contest per suonare in uno dei locali più importanti di Milano, il Rock ‘n Roll.
La data fissata è quella di sabato 29 gennaio. Un giorno importante, al quale non si può mancare! Arrivo al locale con discreto anticipo sull’orario del concerto, e mi metto buona buona in fondo alla sala (ancora quasi vuota) ad ascoltare le prove. Quasi buona buona…perché quando parte “I miei pugni” non riesco a non cantare…e a non dire al fonico che la voce si sente poco e il suono delle tre chitarre è troppo coperto dalla batteria. Ma c’è tempo per modulare il tutto alla perfezione…un tempo durante il quale rifletto in silenzio sul senso di questa serata: finalmente uno dei nostri gruppi è riuscito a conquistarsi uno spazio all’esterno del circuito “alternativo”…era ora!!
Questo pensiero mi fa sorridere e mentre mi finisco la mia birra, guardo i ragazzi sul palco e vedo tanta concentrazione e impegno…e vedo che anche per loro la voglia di uscire all’esterno è enorme. E sono certa che daranno il meglio per farlo!
Le prove sono finite e riesco a scambiare due chiacchiere con i Malnatt…che finalmente ho l’occasione di conoscere di persona e che si confermano molto in gamba e determinati…oltre che simpatici e disponibili. Ma basta parlare …è l’ora di suonare e cantare!
La sala è stracolma di gente. Con la mia pinta levata in un brindisi, mi conquisto la mia posizione sottopalco e aspetto l’inizio…si comincia con “Mi sunt un Malnatt”. E il coro fa tremare i muri! E poi ancora “I miei pugni”, “Le regole della strada”, “Il bicchiere”, “La mia battaglia”, “Skins” e varie altre…in un crescendo di energia che ti fa venire voglia di spaccare il mondo!
Il tempo a disposizione finisce (purtroppo) e i Malnatt si congedano dal loro pubblico con la canzone d’apertura: “Mi sunt un Malnatt”…il cui ritornello diventa quasi un motto, per loro e per tutti noi: “…sono un malnatt e per la mia terra sto lottando e sto soffrendo ma qualcosa cambierà e se non cambia daremo battaglia…”. Daremo battaglia, si. E la nostra meta, a partire da stasera, sarà il portare la musica identitaria fuori dal nostro mondo! Avanti Malnatt!
(recensione tratta da Canti ribelli)

CONCORSO RECENSIONI

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Ad alcuni mesi dall'uscita del loro ultimo cd, LA PAROLA SUONA L'ESEMPIO TUONA, i Malnatt hanno lanciato un concorso tra i loro fans, chiedendo loro di inviare una recensione del cd stesso. Pubblichiamo qui di seguito i due articoli vincitori.


SIAMO TUTTI “NATI MALE”
Per tutti coloro che non possono vivere senza musica, è cosa normale andare in giro per strada con l’I-pod in tasca e le cuffie nelle orecchie. La maggior parte delle persone ascolta canzoni “alla moda”, dal ritmo che accompagna il rumore dei passi, o semplicemente tali da fare da sottofondo a giornate piene di impegni e caos urbano. Ci sono però alcuni che scelgono la musica da ascoltare in base ad altri criteri, che si possono definire non legati all’hit parade e dettati da qualcosa di più profondo della semplice godibilità di un brano.
E tra costoro ci sono sicuramente quelli che, da ormai più di sei mesi, hanno nelle loro personali liste d’ascolto “La parola suona, l’esempio tuona”, l’ultimo cd dei Malnatt, in dialetto milanese “nati male”. Ovvero “delinquenti, disgraziati”. Si, ma per chi? Per la società contro la quale, nelle loro canzoni, i Malnatt si scagliano ferocemente, con parole decisamente di fuoco: “le loro verità sono per me bugie, la loro prosperità non sarà mai la mia” (dalla canzone che dà il titolo al cd).
E la verità è che essere ribelli e camminare sulla “Strada del guerriero” (altro grande brano!) oggi come oggi non è per niente facile…anzi! Mantenersi coerenti con sé stessi, con le proprie scelte, con il proprio stile di vita, comporta una serie di difficoltà che non tutti riescono a superare. Credere in un Ideale, rifiutare il “dio denaro” e un mondo pieno di interessi e mediocrità, lottare per davvero, non disperarsi e difendere il proprio domani…in altre parole, combattere la propria battaglia mantenendosi fieri e puri, reca conseguenze che, nel migliore dei casi, portano all’incomprensione da parte degli “altri”e all’isolamento. E il messaggio che percorre tutti i pezzi del cd, in un filo rosso che lega tutti quelli che l’impegno di tentare di “essere esempio” lo vivono sulla propria pelle ogni giorno, è proprio questo: mantenersi puri e fieri, avere il coraggio delle proprie scelte, sempre.
Molto probabilmente (la speranza è l’ultima a morire…!), anche se dal punto di vista tecnico e musicale “La parola suona, l’esempio tuona” non ha assolutamente niente da invidiare a moltissimi lavori di band “discograficamente e commercialmente affermate” - il loro ultimo cd è pure molto curato nella forma, e contiene anche un dvd con parecchi contenuti live - non sentiremo mai i Malnatt in radio o in tv. E nemmeno saranno presenti negli i-pod della gente “normale”. Ma questo importa relativamente poco. Perché saremo anche pochi (uso il plurale perché la loro musica e soprattutto alcuni dei loro testi, mi hanno smosso qualcosa dentro…) e “per alcuni i primi della lista, ma siamo tutti uniti quando fuori inizia la tempesta” (da “Dio della Guerra”).
Durezza? Vero. Forma ed estetica “politicamente scorrette”? Pure. Linguaggio “stradaiolo” proprio di gente “poco raccomandabile”? Anche. Si, ma per chi? Per chi vive una vita comoda e tranquilla, per chi non sa cosa vuol dire combattere per un’Idea, anche andando oltre i canoni di una società in cui ci siamo trovati e che non ci piace per niente. E a costoro, ciascuno di noi con i propri mezzi e possibilità e con l’eco di “La parola suona, l’esempio tuona” nelle orecchie, rispondiamo che secondo la loro logica SIAMO TUTTI NATI MALE!. E ne siamo orgogliosi!


MALNATT: LA PAROLA SUONA, L'ESEMPIO TUONA (CD+DVD)
Che dire di questo nuovo lavoro dei meneghini Malnatt? Non é facile esprimere a parole le impressioni che si hanno da un primo ascolto di questo album.
Si resta spiazzati, ma é tutto l'iter musicale del quartetto milanese che ci sorpende ed aggira le nostre aspettative ad ogni tappa: se il primo "il Canto del Demonio" era becero hard rcok sparato a gran velocità con testi banali e "schierati" intervallato da geniali e ritmati stralci di riprese goliardiche omaggio ai classici di Svampa, cantore della Milano che fu, l'EP "Duri a Morire" era una celebrazione di vecchi clichè musicali che spaziavano dall'heavy d'annata stile "parrucche e pantaloni a strisce" al punk-core californiano anni '80 tutto "bandana e skateboards", ma condito da liriche dai toni epici e vecchi stereotipi su "forza, onore, coraggio, virtù...." per intenderci l'intero campionario delle scritte sui gadgets in vendita nelle vetrine di Predappio.
Il terzo capitolo invece (secondo sulla lunga distanza) dal titolo esplicativo "I Miei Pugni" ci sorprendeva portandoli su di un percorso di maturazione artistica che li vede alle prese con improbabili ritmi RAP, spruzzate di Nu-Metal, lampi di furuioso Thrash e soprattutto squarci di sentimento abilmente musicati sottoforma di struggenti ballate d'amore (Vasco ci vincerebbe un Festival con un pezzo come "Ombre").
All'inizio del disco ci si chiede se non ci sia stato un errore nella confezione del CD. Che forse per sbaglio ci fosse finito dentro il dischetto dei System of a Down ma poi ci conforta sentire nel finale "Il Bicchiere" che ci riporta a Nanni Svampa ed a Porta Romana Bella.
Ma veniamo all'ultima fatica dell'estroso ensemble Brianzolo-Milanese-Siciliano-Calabrese. Una sola parola: sconcertante. Sembra che i nostri eroi l'abbiano composto senza una minima idea di cosa volessero fare o meglio che l'abbiano improvvisato in sala prove poche ore prima di registrarlo. E qui sta la loro genialità: solo Frank Zappa prima di loro aveva osato tanto. In quest'ottica loro sono i nuovi "Mothers of Invention" della scena "alternativa" Italiana. Pare addirittura che i brani di questo album siano stati studiati e composti per via epistolare a causa di una temporanea impossibilità del cantante e chitarrista Norberto di vedersi di persona con gli altri membri della band. L'atmosfera é claustrofobica, i versi sono scanditi come in apnea, con un impeto, un'urgenza insoliti per il genere, ma dopo i primi ascolti si intravede uno spiraglio di creatività, si comincia a comprendere le motivazioni e le istanze di questo concept album "sui generis". In questa nuova versione musicale di "Le mie Prigioni" i testi sono intimisti, riflessivi, prolungati, prendono in considerazione gli aspetti meno spettacolari e meno eroici della vita del "guerriero dell'asfalto" e lo portano su di un piano umano di fragilità emotiva. Lo rendono artista in quanto in grado di esprimere le proprie emozioni traendo ispirazione dalla sofferenza. Il cantato ha ritmi e toni colloquiali, refrains ripetuti con rassegnata ostinazione e la musica che fa da sottofondo a queste atmosfere accompagna e spinge i concetti fino alla giusta coesione con essi. In questo senso il disco é forse il più cantautorale tra la produzione dei Malnatt e sicuramente il più ostico e difficile per l'orecchio meno attento.
E' un disco che va ascoltato e rielaborato, testi che vanno letti e canticchiati, musiche e melodie che vanno assimilate ed apprezzate. Che sia un bel disco o no lo scopriremo solo dopo l'ennesimo ascolto, dopo decine di volte che ci saremo chiesti se i soldi spesi per l'acquisto non siano uno spreco avventato in questo periodo di crisi economica. Conforta in questro senso il fatto che il CD esca in confezione doppia corredato da un DVD con spassosa intervista + videoclip a raccontare la storia della band, narrata in prima persona, sempre in stile Malnatt, goliardico e sfrontato, molto thrash, girato per lo più in cucina davanti ad una pizza al trancio ed una pallosa partita di calcio che scorre sullo schermo TV. Ci ripenseremo a lungo a questo disco, ci porremo domande e ci daremo risposte, e forse finirà dimenticato in fondo allo scaffale o forse ci ritrovereno a definirlo un capolavoro, una pietra miliare, tra qualche anno, quando decine di giovani gruppi nostrani seguiranno il loro esempio e si lanceranno verso terreni musicali impervi ed inesplorati.
Una cosa é certa: i Malnatt non producono mai la musica che noi ci aspettiamo da loro ed é questo che li pone senza ombra di smentita nell'olimpo con i grandi del Rock...



IL KLAN E' IN PIEDI
Concerto - Verona, 30 ottobre 2010

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Grandissima serata quella svoltasi in quel di Verona il 30 ottobre… Un mega concerto nel corso del quale si sono succeduti sul palco ben sei gruppi, uno meglio dell’altro!!
Ad aprire le “danze” gli ottimi Decima Balder, che hanno suonato alcuni dei loro pezzi storici più qualche inedito (che speriamo di sentire presto inciso nel loro primo cd! Soprattutto, per gusto personale, la forse un po’ triste ma comunque bellissima ballata Canzone per Molly). Molto apprezzata, tra le altre, No para hasta conquistar, dedicata al nutrito gruppo di spagnoli presenti (fantastici come sempre!).
Al gruppo vicentino sono poi seguiti i romani Aurora, il cui nuovo cd Sulle scogliere remote (del quale hanno suonato un gran numero di pezzi) sta andando davvero molto bene…e lo merita!! Ricercato negli arrangiamenti e nei testi, molto curato e decisamente coinvolgente…come del resto lo sono le performance on stage di una band che ormai da più di un decennio calca le scene del rock identitario! Complimenti davvero!! E dopo di loro, altro giro altri gruppi!! Ovvero i trevigiani Strappo (che hanno eseguito parecchi brani del loro ultimo cd, R-evolution, uscito a luglio 2010) e, direttamente dalla Slovenia, i Project Vandal, che oltre ad essere bravi sono anche davvero scenografici!!!
Per il gran finale della serata, che è durata – per il divertimento di tutti – fin quasi alle tre del mattino, i MALNATT e i padroni di casa Hobbit. Il gruppo milanese – perdonatemi, ma per gusto personale sono un po’ di parte…! – è stato per me un’eccezionale rivelazione: era la prima volta che li vedevo dal vivo e devo dire che, a parte l’ovvia considerazione sulla qualità delle loro canzoni, on stage sono un concentrato di energia come pochi! Il loro “La parola suona, l’esempio tuona” (cd uscito ad aprile 2010), dal quale hanno suonato parecchie canzoni (in particolare Le regole della strada…fantastica…!) è davvero una delle migliori cose degli ultimi anni.
Ed infine gli Hobbit: sempre grandi, sul palco e fuori, in questo concerto per loro “casalingo”, insieme ai pezzi che tanto fanno divertire ed entusiasmano chi li ascolta, hanno suonato anche Dresda e Stalingrad, da parecchio assenti dalle loro scalette live. Emozionante davvero!!
Non prevista ciliegina sulla torta – giusto per non farci mancare proprio niente!! – visto che erano presenti in sala, essendo una band fieramente veronese, i Gesta Bellica sono saliti sul palco per la chiusura di una serata memorabile e hanno suonato, dedicandola agli spagnoli, la loro No pasaran. Ed è così che, tra birre, verdi e saluti, si è conclusa la lunga serata scaligera. Il Klan è in piedi, e noi anche, sotto palco ed entusiasti come sempre!!
(recensione tratta da Canti ribelli)